Non è facile ammetterlo a se stessi, condividerlo con famiglia e amici, figurarsi con il mondo intero. Ma se sei un personaggio pubblico prima o poi la notizia di una malattia trapela. Invece James Van Der Beek (Dawson di Dawson’s Creek) l’ha rivelata personalmente in esclusiva a People: ha un tumore al colon retto al terzo stadio.

L’attore 46enne ha sempre detto che parlare apertamente della sua vita lo ha aiutato e stavolta non fa eccezione, anche perché spera di aiutare a sensibilizzare gli adulti che sotto i 55 anni potrebbero avere un tumore simile. La prevenzione – dice – è il motivo principale per cui entra nei dettagli, tenendo in conto di parla di una storia che condivide con la famiglia. La moglie Kimberly 42enne e i loro sei figli, tra i 14 e i 3 anni, vivono con lui in un ranch in Texas ma l’attore sta mostrando anche immagini dall’ospedale durante le cure.

Di lei ha sempre detto che è la sua roccia e su Instagram per l’anniversario dei 14 anni ha scritto: «Grazie per essere la compagna migliore del mondo. Hai dischiuso in me cose che non sapevo neppure fossero chiuse e mi hai insegnato a dare amore più di quanto pensavo fosse possibile».
Un vero family man, che dal suo profilo Instagram raramente condivide spot lavorativi, ma preferisce mostrare immagini di vita quotidiana, di abbracci, di viaggi esotici, di vestiti di Halloween cuciti in casa. con la stessa semplicità e trasparenza affronta l’argomento probabilmente più difficile e doloroso della sua intera vita.

Intanto al magazine americano l’attore della serie che ha lanciato Katie Holmes, Joshua Jackson e Michelle Williams spiega nel dettaglio il momento in cui scopre la notizia, probabilmente assieme a lei: «Lo shock mi ha colpito duramente quando ero molto tranquillo, dopo una colonscopia e un’anestesia che mi pareva fossero andate bene. Questo finché il gastroenterologo non è venuto a dirmi che avevo il cancro. I malesseri che avevo attribuiti al caffè o al latte o ad altro e mi avevano portato a un controllo si sono rivelati tutt’altro».
Avendo sempre fatto una vita salutare e non conoscendo nessun parente che si sia malato di tumore è rimasto totalmente paralizzato. Dopo l’operazione e la chemioterapia non è sceso nei dettagli dei trattamenti, ma il suo umore oscilla comprensibilmente tra mille domande e un sano ottimismo, anche se l’incertezza per il suo carattere è l’aspetto peggiore dell’intera situazione.
Non parla di remissioni, di tempistiche o di fasi, anzi si dimostra sereno perché dice di aver tanto per cui vivere e vuole lottare: «In questo momento sono in via di guarigione a livello di energia che è altissima. Ma quando davvero sarò fuori pericolo ve lo farò sapere, contateci».