Tra cori da stadio e dediche, il cantante ha preferito evitare ogni commento. L’entourage: «Questa è una giornata di festa per i fan: è qui per dedicarsi a loro»
Arriva puntuale alle 15, entra nella sala della Discoteca Laziale riservata al firmacopie e, con alle spalle una sua gigantografia,comincia a posare con i fan che a turno entrano per farsi autografare una delle copie dell’album Icon, in cd o in vinile. Tony Effe evita di rilasciare qualunque tipo di dichiarazione sulla vicenda che lo ha coinvolto in questi giorni, l’esclusione dal concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma al Circo Massimo per via delle polemiche legate ai testi delle sue canzoni, accusati di essere sessisti e misogini. Quando si prova a domandargli se è vero che l’incasso del concerto “alternativo” a quello del Comune di Roma – dal quale peraltro si sono ritirati in segno si solidarietà nei suoi confronti anche Mahmood e Mara Sattei, che erano entrambi attesi insieme a lui il 31 dicembre nell’ex stadio romano – annunciato per la sera di San Silvestro al Palazzo dello Sport sarà devoluto a centri antiviolenza, Tony Effe non risponde e il suo entourage interviene specificando: «Questa è una giornata di festa per i fan: è qui per dedicarsi a loro». E sia, allora.
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Il firmacopie
Fuori dallo storico negozio di dischi della Capitale, a via Giolitti, sin dalle prime ore di oggi centinaia di fan di Nicolò Rapisarda, questo il vero nome del 33enne rapper romano, si sono messi in fila dopo aver acquistato negli scorsi giorni una copia dell’album per accedere all’incontro.
Aurora è stata una delle prime ad arrivare. Ha portato con sé un feticcio: «Questo – dice, mostrandolo – è uno dei calzini che Tony indossava il 5 ottobre scorso quando si è esibito per la prima volta al Palazzo dello Sport. A fine concerto si è tolto i vestiti, rimanendo in mutande, e ha lanciato i calzini tra il pubblico: io ero sotto il palco e sono riuscita a prenderne uno. Oggi l’ho portato con me e gli chiederò di autografarmelo». Riuscirà a compiere la sua missione, dopo aver sfidato anche la pioggia.
Luca è arrivato da Frosinone. Ha preso un treno stamattina ed è arrivato a Roma per incontrare il suo idolo. Anche lui ha portato con sé un feticcio: una maglietta della Roma con dietro stampato non il nome di un giocatore, ma quello di Tony Effe, noto tifoso dei giallorossi. Luca mostra fiero il suo “trofeo”: «X Luca, piskelletto Dark vero non x moda. Tony. Tvb», recita l’autografo del rapper, che cita il suo vecchio gruppo, la Dark Polo Gang.
I fan in coda stemperano l’attesa con cori da stadio: «Tony… Sosa!», urlano ragazzi e ragazze, citando il soprannome che si è dato il rapper, ispirato al personaggio di Scarface di Alejandro Sosa, boss boliviano della droga. Tony ha un sorriso per tutti: autografo, foto e avanti il prossimo. Così per oltre due ore. E a tutti dice: «Ci vediamo il 31 al concerto».
L’appuntamento del 31 dicembre, per il quale i biglietti sono stati messi in vendita a soli 10 euro giovedì sera alle 19, va pian piano verso il sold out: alle 19 di oggi, a distanza di tre giorni dall’apertura delle vendite, rimangono pochissimi biglietti per il primo anello e qualche biglietto in più per il secondo anello, mentre è più ampia la disponibilità per il terzo anello. È invece sold out il parterre. «Non sarò solo sul palco. Sarà una vera e propria festa», ha anticipato il rapper, sibillino.